Astronomo greco. Secondo la tradizione sarebbe nato a Nicea, in Bitinia, ma fece
la maggior parte delle sue osservazioni astronomiche a Rodi.
I.
risolvette il problema proposto da Platone di spiegare i movimenti osservati del
Sole, della Luna e dei pianeti mediante movimenti circolari uniformi. Per
spiegare i movimenti del Sole immaginò che la Terra non fosse al centro
dell'orbita di esso, ma situata in modo che il Sole descrivesse un movimento
eccentrico tale che, congiungendo la Terra al vero centro di
quell'orbita, si otteneva una retta che la tagliava in due punti (
absidi)
nei quali la distanza del Sole dalla Terra era rispettivamente minima nel
perigeo e massima nell'
apogeo e dove quindi il moto del Sole
appariva rispettivamente più rapido e più lento. Come conclusione
dei suoi studi sul Sole,
I. compilò le prime tavole solari che
danno in ogni istante la posizione del Sole fra le stelle. Inoltre compose il
primo catalogo di stelle (anno 120 a.C.) contenente 1.080 stelle. Nell'anno 78
Plinio ne scrisse "come di una cosa che sarebbe stata difficile anche per un
dio". Inventò il calcolo trigonometrico e la proiezione stereografica;
stabilì la durata dell'anno tropico; gettò le basi del sistema di
Tolomeo, studiò la legge del moto di caduta dei gravi. Fu autore de
Il
commento sul poema di Arato e d'altre opere non pervenute sino a noi (II
sec. a.C.).